domenica 28 giugno 2009

Volti giovani non è sinonimo di innovazione

La nuova Giunta e le perplessità di un “vecchio” di sinistra

Non ho apprezzato affatto l’esternazione di Renzi all’annuncio della nuova Giunta: “Io e Nardella insieme non facciamo l’età di Berlusconi”… non è rassicurante. Avrei preferito avesse detto:
“Io e Nardella insieme non abbiamo neppure un pensiero in comune con Berlusconi”.

E non rassicura neppure sentirsi dire “età media della nuova Giunta: 40 anni”. Da che mondo è mondo l’esperienza si acquista con l’età; mentre non necessariamente la competenza o la correttezza, né tanto meno la moralità appartengono all’età anziana. Ma neanche l’essere giovani è garanzia di queste doti, dato che non sono né innate né geneticamente ereditabili.

Perché allora si è scatenato questo scellerato patto generazionale che ci vede costretti a dover identificare rinnovamento, competenza, “pulizia” con la consegna della direzione lavori ai giovani, ai molto giovani? Per risolvere l’immobilismo di una politica fatta da soli anziani, si rischia di abbandonare storia ed esperienza in nome di una fresca creatività giovanile autoreferenziata. Ancora una volta manca l’equilibrio: lo slogan “vecchio è saggio” è stato sostituito da “giovane è bello”.

Io lavoro con i molto giovani da tanti anni come pediatra e soprattutto come educatore (il mio campo è quello dell’educazione sessuale) con gli studenti delle superiori... poco prima che acquistino la “maturità” legale per votare. E negli anni ho assistito a un progressivo generalizzato deterioramento delle loro competenze culturali, comportamentali, morali (mi affretto subito a fare tutte le dovute eccezioni... che come si sa però confermano la regola). E non mancano le cronache di tutti i giorni a fornirci un quadro drammatico della situazione giovanile.

Perché allora i venticinque/trentenni dovrebbero essere di per sé migliori di uno di cinquant’anni? Io vedo un solo dato certo di superiorità (per altro provvisorio e senza merito): hanno tanta più vita davanti di quanta ne spetti a me, che sono sessantenne!

La biografia dei componenti la nuova Giunta messa in piedi da Renzi fa ben sperare in correttezza, competenza e creatività, e le prove le avremo via via che lavorerà: non enfatizziamo però la data di nascita sulla carta d’identità, che ci può dare solo indicazioni sulla freschezza o meno della loro pelle e sulla prestanza del loro fisico. Il resto non viene dall’età ma dalla formazione individuale: e quindi mi auguro che non per età siano stati scelti ma per il fatto che, nonostante il poco tempo che hanno avuto a disposizione per formarsi (essendo giovani!), risultino forniti delle doti e delle competenze necessarie per governare una città bella e complessa come Firenze.

Paolo Sarti
Lista Sinistra per Firenze

sabato 20 giugno 2009

Sinistra per Firenze: io partecipo

Comunicato stampa di Eros Cruccolini

Con il candidato sindaco del centrosinistra Matteo Renzi ci si può scontrare, confrontare o dialogare per migliorare il programma della coalizione. Stare alla finestra non è il posto per chi fa parte dell’ampio panorama della sinistra.
Il luogo preferito è la piazza, la lotta politica, la voglia di esserci, di partecipare e di non far decidere ad altri ciò che ci riguarda direttamente... e l’ elezione di un sindaco mi sembra ci riguardi!

L’avvicinarsi della data del ballottaggio impone a tutti noi della sinistra non solo una scelta personale ma la necessità di una riflessione politica, uno sforzo di umiltà e di capacità di collaborazione. Facciamo un’assunzione di responsabilità, mettiamoci in gioco senza stare all’angolo ma al centrocampo, tiriamo forte il pallone e mettiamolo in rete.

Con il candidato del centro sinistra Matteo Renzi possiamo giocare, con il candidato del centrodestra Giovanni Galli ci è precluso. Come si può dire di essere contro il governo Berlusconi e poi creare le condizioni perchè il suo candidato a sindaco possa amministrare la nostra città?

Facciamo un appello a tutto il mondo della sinistra ed agli amici verdi, con cui collaboriamo a livello nazionale, per andare il 21-22 giugno al ballottaggio e votare il candidato del centrosinistra Matteo Renzi.

venerdì 19 giugno 2009

Da l’Unità dell’11 giugno 2009

Paolo Sarti:

“Auguri a Cruccolini, mai pensato al ricorso”

Eros Cruccolini 387 preferenze, Paolo Sarti 385.
Due voti in meno che lo hanno escluso dall’assemblea di Palazzo Vecchio. Farà ricorso, scommetteva qualcuno.

A smentire l’ipotesi ci ha pensato da New York lo stesso Sarti: “Non mi permetterei mai di fare un ricorso contro un candidato del mio stesso partito” dice da oltreoceano.

“Una cosa del genere è fuori dai miei pensieri” spiega Sarti.
Anzi il candidato di Sinistra per Firenze, contattato dall’Unità, coglie l’occasione per ringraziare chi lo ha votato.
“Ora sotto con il ballottaggio” conclude Sarti “e scongiuriamo qualunque perdita di voti per Renzi”.

Da l’Unità del 10 giugno 2009

I nomi dei probabili nuovi eletti

Cruccolini a rischio ricorso

In Sinistra per Firenze è l’ex presidente del consiglio comunale Eros Cruccolini a tornare in aula. Per due voti è rimasto fuori Paolo Sarti che pensa ad un ricorso per il riconteggio dei voti.

mercoledì 10 giugno 2009

venerdì 5 giugno 2009

Da l’Unita del 5 giugno 2009

Parlando di...

Paolo Sarti, Sinistra per Firenze

Vi chiedo di votarmi per dare voce a una sinistra che governi in totale laicità.
Per avere più posti, personale e qualità negli asili nido.
Per investire in educazione più che in repressione: per educare i giovani alla sessualità e all’affettività; per educarli alla convivenza, al rispetto dell’ambiente e delle regole sociali.
Per tutelare gli individui nel rispetto dei diversi orientamenti sessuali. Per combattere quello che questo governo sta facendo contro le donne.


martedì 2 giugno 2009

Da la Repubblica del 2 giugno 2009

Paolo Sarti, Sinistra per Firenze

Voglio proteggere la sanità pubblica”

Trent'anni dedicati alla cura e all'assistenza dei bambini, sempre nel servizio pubblico.
Il pediatra Paolo Sarti, candidato al consiglio comunale nella Sinistra per Firenze, insegna alla facoltà di medicina, collabora con gli asili nido del Comune e da molti anni tiene corsi di preparazione alla nascita e di educazione sessuale nelle scuole.

Sarti, non le bastava il suo impegno di medico?
“Non posso certo dire che il lavoro mi manchi. Però viviamo in un momento storico di grande sofferenza e sento il bisogno di partecipare alla vita politica. La mia attività è sempre stata impostata su un'idea di sinistra laica, credo profondamente nella sanità pubblica e la voglio proteggere. Gli asili nido non bastano, vanno potenziati, bisogna formare bene il personale, dare un aiuto vero alla famiglie. Il servizio sanitario è un modo di pensare e di lavorare, non significa solo far pagare il ticket”.

Da 15 anni si occupa della sessualità degli adolescenti.
“E anche qui, ora più che mai, è importante andare nelle scuole, lavorare sull'informazione ai ragazzi, accendere la luce nella testa degli uomini in un mondo in cui la sessualità è maltrattata. Bisogna lottare contro quello che questo governo sta facendo contro le donne, ogni giorno le attacca da ogni punto di vista.
In consiglio comunale servono competenza ed esperienza”.

(s.p.)